“Essere arrivata al II anno di attività”: la risposta più difficile per rispondere ad una strana domanda: “Quale domanda vorrebe che Le venisse fatta?”: così ha detto Alice Beltrame ideatrice di Temide.
La Piazzetta Rossa, dove si trova questa straordinaria bottega, per le nuove generazioni, piazzetta Vacciuoli per gli altri, è ritornata ad essere un crogiolo di attività creative, di incontri tra Artisti delle differenti generazioni savonesi ma soprattutto di quelli provenienti dalle altre regioni italiane e anche stranieri o conosciuti all’estero.
Senza volerlo Temide ha raccolto l’eredità de Il Brandale di Stelio Rescio, della ceramista Pier Franca Monte, di cui occupa ora il laboratorio come show room e significativo è pure condividere lo spazio con i Palazzi Cerisola e Sansoni, dai portali in ardesia e contenenti elementi architettonici e decorativi importanti. Già nella sede di Temide si trovano frammenti di antiche ceramiche. Per chi era cresciuto artisticamente fra i palazzi della piazzetta pare di continuare quelle esperienze che hanno permesso a molti di farsi strada e diventare famosi; viceversa se si vogliono incontrare i Maestri basta entrare da Temide o partecipare alla sue iniziative, grazie alle quali si può entrare in contatto con realtà culturali lontane dalla nostra e quindi si possono allargare orizzonti e ci si può arricchire grazie alle eterogenee tecniche con le quali sono creati i diversi prodotti che Temide offre ai suoi clienti. Il tutto nell’intento di coinvolgere anche i meno preparati alla atmosfera in cui ci si propone di far conoscere le energie che l’Arte contiene e attraverso le quali esalta l’unicità di chi ne fruisce.
Per intrattenere gli ospiti e festeggiare l’ingresso nel terzo anno di attività, Temide ha invitato a esporre Marco Laganà, un artista eclettico, sensibile ed innovativo e la tecnica che ha usato è in linea con le esigenze di dare al pubblico e ai clienti prodotti originali ed eseguiti con le mani pezzo a pezzo, ancor meglio se riprende antiche tradizioni un po’ dimenticate: questa volta l’Artista con la cartapesta ha eseguito creazioni accattivanti ed è riuscito a focalizzare l’attenzione del pubblico, nonostante la pioggia battente, sulla maschera teatrale, la zia Eugenia, che propone al Teatro della Tosse di Genova. Un manufatto talmente realistico a cui riesce a trasmettere una mimica perfetta al punto che alcuni spettatori della performance hanno voluto dialogare con “lei” e l’effetto è stato straordinario in quanto l’artefice e la sua creatura sono sembrati proprio due persone ben distinte e autonome. Aspettiamo con interesse e siamo certi che nei prossimi mesi Temide riuscirà a scoprire “nuovi talenti” per soddisfare le nostre aspettative: ormai ci ha viziato, come se ci proponesse appetitose ricette per palati raffinati.
Non è mancato il contributo della musica dal vivo: Deca si è esibito in alcuni suoi brani del suo raffinato repertorio e spesso “approfitta” in modo estemporaneo del pianoforte che non aspetta altro che di essere suonato……….
Gabriella de Gregori